UN BRAND, E UN UOMO, CHE HA SEMPRE VISTO OLTRE

Il brand Germano Gambini affonda le sue radici nella storia dell’occhialeria italiana.

Germano è stato molto più di un designer innovativo di straordinaria creatività: era un personaggio eclettico e affascinante, caratteristiche che gli hanno permesso di diventare un grande precursore di tendenze ancora oggi in voga.

Uomo visionario attento agli ideali di qualità, glamour, eleganza, follia del colore e linee pulite dalla forte personalità, Germano e la sua eredità vivono oggi negli occhiali del brand che portano il suo nome, attraverso racconti, reinterpretazioni e visioni contemporanee.

“Erano gli inizi degli anni sessanta quando sono stato a Parigi da Pierre Cardin, con il quale abbiamo creato i primi occhiali pieghevoli. Furono subito copiati, ma io non mi sono mai arrabbiato. Essere copiati vuole anche dire essere bravi!”.

Germano Gambini

Gilberto Gambini inizia la propria attività

Gilberto Gambini (zio di Germano) inizia la propria attività di ottico a Bologna, in via Mazzini. Allo scoppio della Grande Guerra l’attività si converte alla produzione di maschere antigas, per poi tornare all’ottica alla fine del conflitto.

Il primo negozio a Bologna

Viene a mancare Gilberto Gambini, e l’attività viene rilevata dal fratello Arcibaldo. Nello stesso anno, il nuovo proprietario apre un negozio di ottica sotto le Due Torri di Bologna insieme alla cugina Anita Venturi.

1927 – 1931: la famiglia Gambini si allarga

Tra il 1927 e il 1931, la famiglia Gambini si allarga: ad Arcibaldo e Isolina Gambini si aggiungono infatti Giulia, nata nel 1927, e Germano, nato nel 1931.

1939 – 1945: durante la guerra

L’attività di famiglia continua tra molte difficoltà: il negozio di via Indipendenza, infatti, viene distrutto da un bombardamento degli Alleati durante la Seconda Guerra mondiale. In questo periodo Giulia Gambini, sorella maggiore di Germano, inizia a lavorare assieme ai genitori.

1952 – 1959: il grande basket

Germano Gambini, che da tempo ha intrapreso la carriera sportiva, è un campione del basket italiano: vince due scudetti con la Virtus Bologna, dal settembre 1952 al gennaio 1959 gioca nella Nazionale e nel 1955 gioca ai campionati europei. Nel 1957, dopo avere ottenuto il diploma di ottico e la specializzazione in optometria, sposa la fidanzata Ornella.

L’azienda si espande

Germano comincia a occuparsi di ottica lavorando nell’attività di famiglia e contribuendo in un modo molto particolare: importa in Italia le prime lenti a contatto pensate per gli sportivi. Negli anni ‘60, i Gambini possono contare su 4 centri ottici nella città di Bologna: quelli di via D’Azeglio, via Zamboni e via Rizzoli, ai quali si aggiunge il centro di Strada Maggiore, specializzato nell’applicazione di lenti a contatto.

Nascono “I Leggeri”

In concomitanza con la nascita del prêt à porter e della notorietà degli stilisti, Germano intuisce l’importanza dell’eyewear di moda e comincia a importare dall’estero i primi occhiali “griffati” Pierre Cardin. Inizia poi a disegnare collezioni per Gianfranco Ferré, Nicola Trussardi ed Enrico Coveri e, dato il successo ottenuto, comincia a pensare di produrre una linea di occhiali da vista tutta sua. È proprio in questo periodo che Germano progetta una montatura estremamente flessibile e leggera (pesa soltanto 8 grammi), utilizzando lastre di acetato da 8mm: nascono “I Leggeri”, contraddistinti sin da subito con la sigla GG. Concepisce le prime montature per occhiali “tartarugate”, che fa produrre all’azienda Mazzucchelli; il progetto, sul quale Germano ha creduto e investito sin da subito, ottiene talmente tanto successo da portare alla nascita dello stile “Tartaruga Gambini”.

Il centro all’avanguardia di via Rizzoli

Arcibaldo Gambini viene improvvisamente a mancare. I figli Germano e Giulia subentrano nella gestione dell’azienda, decidendo di concentrare le attività di ottica e occhialeria in un unico grande centro in via Rizzoli: questo, con il nuovo corso, diventa un punto vendita all’avanguardia.

1975 – 1979: “Divina” e le Mascherine

Germano continua a dimostrare tutta la sua creatività e la passione per gli occhiali progettando una linea di montature dedicata alle donne: nasce “Divina”, una collezione dai tratti molto femminili, realizzata in acetato trasparente arricchito da smalti e cristalli Swarovski. Nello stesso periodo, Germano inventa le Mascherine: queste, grazie a linee estremamente moderne e ancora oggi di tendenza, permettevano per la prima volta di abbronzarsi senza rinunciare alla protezione degli occhi.

Nasce “Variety”

Nasce la linea “Variety”, occhiali in combinato di plastica e metallo che si rivolgono a un pubblico più giovane.

L’esperienza in Cadore

L’azienda rileva un impianto produttivo in Cadore e inizia la produzione diretta di montature in acetato di cellulosa. Dopo poco, però, il mercato inizia a rivolgersi soprattutto alle montature in metallo: Germano decide dunque di cedere le attività produttive e commerciali, tornando a concentrarsi su quella di designer.

1990 – 2000: “I Leggeri” e “Cristalli”

Negli anni ‘90, Germano porta avanti le sue linee “I Leggeri” e “Cristalli” con una forza vendita da lui direttamente creata, formata e diretta.

La partnership con Fao Flex

Inizia dal 2008 la partnership con Fao Flex, azienda trevigiana che dal 1974 produce, interamente in Italia, montature per occhiali.

Paola Gambini

Germano Gambini viene a mancare. La figlia Paola decide di raccogliere l’eredità del padre subentrando nella gestione del marchio.

Fao Flex

Il brand viene interamente acquisito da Fao Flex. Dal “passaggio” da un’azienda all’altra, l’essenza di Germano Gambini rimane sempre e comunque la stessa: la leggerezza, il comfort, il colore, i materiali classici, la ricerca di forme sempre contemporanee.

Germano Gambini 1970

Il brand Germano Gambini Eyewear si trasforma in Germano Gambini 1970, l’anno di nascita della collezione “I Leggeri”: un nuovo nome che celebra la storia e le origini del marchio.

Tutta la storia di Germano Gambini

Il team di Germano Gambini 1970 ha realizzato una monografia in onore della storia del brand.

Giunta alla seconda edizione, la monografia e il suo layout si presentano ora completamente rinnovati: spicca in particolare la speciale cover dedicata al colore rosso, da sempre nuance di rilievo per il marchio di occhiali e montature.

Il volume custodisce tutto l’heritage Germano Gambini, illustrato in ogni dettaglio: un sogno che si è concretizzato negli anni, accompagnato dalla storia di una famiglia e dalla creatività Made in Italy, per un brand da sempre riconosciuto in tutto il mondo per la sua unicità.

Germano Gambini & Fao Flex: la forza della condivisione

Il connubio tra Germano Gambini e Fao Flex va oltre il semplice rapporto commerciale: condividiamo valori finalizzati alla realizzazione di occhiali e montature capaci di esprimere comfort, estetica e stile, nonché volti a fornire un servizio di customer care di altissimo livello a tutti i nostri clienti.

La qualità della produzione di Germano Gambini e di Faoflex è garantita da diversi aspetti, quali:

  • oltre 100 passaggi per la produzione di una singola montatura;
  • l’utilizzo di metallo italiano e del miglior acetato Mazzucchelli;
  • la lavorazione con tecniche artigianali come la burattatura e la rifinitura;
  • le operazioni di nobilitazione, dalla smaltatura dei metalli all’applicazione di dettagli preziosi.

Tutto questo fa degli occhiali e delle montature a marchio Germano Gambini un prodotto certificato e rappresentativo del vero Made in Italy.

UNO SGUARDO ALLE NOSTRE COLLEZIONI

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