Germano Gambini 1970

Il brand Germano Gambini Eyewear si trasforma in Germano Gambini 1970, l’anno di nascita della collezione “I Leggeri”: un nuovo nome che celebra la storia e le origini del marchio.

Fao Flex

Il brand viene interamente acquisito da Fao Flex. Dal “passaggio” da un’azienda all’altra, l’essenza di Germano Gambini rimane sempre e comunque la stessa: la leggerezza, il comfort, il colore, i materiali classici, la ricerca di forme sempre contemporanee.

Paola Gambini

Germano Gambini viene a mancare. La figlia Paola decide di raccogliere l’eredità del padre subentrando nella gestione del marchio.

L’esperienza in Cadore

L’azienda rileva un impianto produttivo in Cadore e inizia la produzione diretta di montature in acetato di cellulosa. Dopo poco, però, il mercato inizia a rivolgersi soprattutto alle montature in metallo: Germano decide dunque di cedere le attività produttive e commerciali, tornando a concentrarsi su quella di designer.

Nasce “Variety”

Nasce la linea “Variety”, occhiali in combinato di plastica e metallo che si rivolgono a un pubblico più giovane.

1975 – 1979: “Divina” e le Mascherine

Germano continua a dimostrare tutta la sua creatività e la passione per gli occhiali progettando una linea di montature dedicata alle donne: nasce “Divina”, una collezione dai tratti molto femminili, realizzata in acetato trasparente arricchito da smalti e cristalli Swarovski. Nello stesso periodo, Germano inventa le Mascherine: queste, grazie a linee estremamente moderne e ancora oggi di tendenza, permettevano per la prima volta di abbronzarsi senza rinunciare alla protezione degli occhi.

Il centro all’avanguardia di via Rizzoli

Arcibaldo Gambini viene improvvisamente a mancare. I figli Germano e Giulia subentrano nella gestione dell’azienda, decidendo di concentrare le attività di ottica e occhialeria in un unico grande centro in via Rizzoli: questo, con il nuovo corso, diventa un punto vendita all’avanguardia.

Nascono “I Leggeri”

In concomitanza con la nascita del prêt à porter e della notorietà degli stilisti, Germano intuisce l’importanza dell’eyewear di moda e comincia a importare dall’estero i primi occhiali “griffati” Pierre Cardin. Inizia poi a disegnare collezioni per Gianfranco Ferré, Nicola Trussardi ed Enrico Coveri e, dato il successo ottenuto, comincia a pensare di produrre una linea di occhiali da vista tutta sua. È proprio in questo periodo che Germano progetta una montatura estremamente flessibile e leggera (pesa soltanto 8 grammi), utilizzando lastre di acetato da 8mm: nascono “I Leggeri”, contraddistinti sin da subito con la sigla GG. Concepisce le prime montature per occhiali “tartarugate”, che fa produrre all’azienda Mazzucchelli; il progetto, sul quale Germano ha creduto e investito sin da subito, ottiene talmente tanto successo da portare alla nascita dello stile “Tartaruga Gambini”.
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